Buon Anno 


Stamattina sull’autobus 21 una donna si lamentava con un’altra passeggera che stava rispondendo a un messaggio di auguri sul suo telefonino,  che tutti questi auguri la stavano facendo diventare matta: auguri di qua, auguri di là, e Buon Natale e Buon Anno e wathapp, e facebook, e le mail e gli sms e le telefonate e la fava e la rava. Lei che é  una donna social sin dall’inizio, diceva che non ne poteva più di tutti quegli auguri virtuali quando poi, passa tutto il giorno da sola in casa davanti al computer ad aspettare la domenica che si affacci suo figlio con la nuova fidanzata  per mangiare una cosa decente e chiedere soldi. Nel condominio poi, non la saluta più nessuno, che tanto son tutti stranieri, comunisti e drogati. Insomma la donna, avanti con l’età, sembra appartenere a quel genere sempre piu numeroso di cittadini rancorosi molto attivi sui social ma poco socievoli e stamattina, 2 gennaio 2017, sta inondando l’autobus di tutto il suo odio, anche se nessuno intorno le risponde.  Solo Nirvana, salita alla fermata di via Mondo e un po’ defilata per via del brutto raffreddore che non la lascia in pace da mesi, dopo l’ennesimo “auguri di qua, auguri di là, ma cosa me ne faccio di tutti questi auguri?” risponde con una forte voce nasale:”Non stia lì a darsi pena, che fatti a lei son come fatti a un muro di gomma. Rimbalsano.” Buon 2017 dall’autobus 21 

Le arzille vecchiette alla Festa dell’Unità 

 Ci sono storie da raccontare, un libro da leggere e presentare. Le protagoniste: le arzille vecchiette dell’autobus 21, ribelli indomabili in giro per la città, aperte, curiose, che curano il loro cervello più di ogni altra cosa. “Perché, sei hai la testa, hai tutto” mi disse una volta la Luciana, un’arzilla vecchietta che faceva la portinaia al Teatro Storchi di Modena e considerava l’intelligenza la vera bellezza di una donna e la sua risorsa più importante.

É tempo di uscire dall’autobus e incontrarle alle Feste dell’Unità, dove qualcuna ancora fa la sfoglia ma senza mai perdere di vista il mondo, quello fuori da lì, che spesso non ha la forza di reagire o reagisce male. E anche se a volte non é d’accordo, non capisce e vorrebbe una politica più giusta e piu vicina alle persone, non smette di partecipare perché é cosi che si rimane libere.

Grazie alla Conferenza delle Donne del Pd e a Federica Mazzoni, che ha colto lo spirito profondo che le anima e ha acceso la miccia, Le arzille vecchiette dell’autobus 21 si apprestano a fare un giro nelle feste dell’Unità di quartiere e di provincia, insieme alle bravissime Roberta Biavati e Albertina Malferrari che ne leggeranno dei brani, con il loro accento petroniano e la grazia di chi non vuole smettere di guardare alla vita con divertimento e ironia.

Io ci sarò, con loro e con chi di volta in volta lo presenterà. Naturalmente non potevamo non iniziare dal mitico Quartiere San Donato, vera fucina di arzille vecchiette. In questo post, le date aggiornate.

20 settembre alle ore 18.00: presso la Libreria della Festa dell’Unità Provinciale. Saranno con me, a commentare il lavoro, Giancarla Codrignani e Federica Zanetti  a intervistarci la giornalista Camilla Ghedini.
Letture ad altra voce di Roberta Biavati e Albertina Malferrari
In collaborazione con la Conferenza delle donne PD Bologna

8 agosto ore 21: Festa dell’Unità di Casalecchio di Reno, modera Cristina Bartolini, coordinamento donne del PD.

9 luglio, ore 21: Festa dell’Unità di Castel Maggiore, modera Federica Zanetti, prof.ssa Didattica e Pedagogia speciale Università di Bologna.

5 luglio, ore 21,00: Festa dell’Unità Reno- Porto-Saragozza,  Parco Nicholas Green,   via Saragat, Modera Federica Mazzoni, coordinamento donne del PD, Annachiara Strapazzon, segretaria Unione Pd quartiere Porto. Legge Roberta Biavati.

23 giugno ore 21: Libreria Festa Unità della Cicogna. Saranno presenti Federica Mazzoni, Responsabile Coordinamento Provinciale Donne PD Coordina l’Assessore Comunale Marina Malpensa

6 giugno, ore 19,00: Festa dell’Unità di San Donato, Parco Parker-Lennon, via del Lavoro, Bologna. Presenta il prof. Campione, psicologo, tanatologo

6 giugno ore 21,00: Festa dell’Unità di Zola Predosa, va dello Sport 2, Zola Predosa, Presenta Mafalda Zanni, modera Liviana Neri del Coordinamento Donne del Pd

 

L’anno che é passato

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È stato un tempo di accrescimento
un tempo che dura,
da assimilare e stivare per gli anni di magra.
L’anno che é passato
é stato un tempo di ritirata
in cui sono stata forte e ho fatto un passo indietro.
Un tempo mite,
di brezza di pianura
umida e muschiata. Penetrante.
Un tempo di incubi e di sogni
da raccontare a una sciamana.
È stato un tempo di coraggio,
il tempo delle difficoltà iniziali.
Sovvertite, mutate, rivoltate.
È stato il tempo della durata.
Un anno esatto. Non un minuto in più, non uno in meno.
E l’ho visto passare in un gomitolo
di immagini, facce e parole.
È stato un tempo di incontri, di stanchezza,
di ferite, cicatrici e ricadute sanate con sale e ostinazione.
È stato un tempo di acque,
di fiumi che straripano, di pioggia che non smette
di pozzanghere e foglie annegate nel fango.
Altrove ho incontrato il crepuscolo di una fanciulla
ma da lì, adesso, so che posso ripartire
per la mia destinazione, per quell’accrescimento,
per quel tempo che non dura,
da assimilare e stivare per gli anni di magra.